BABA’ AL LIMONCELLO fede e nostalgia
LIQUORE di LIMONE di Sorrento e di limone COSTA d’AMALFI
Le notissime zone turistiche costituite dalla costiera Sorrentina, dall’isola di Capri e dalla Costiera Amaflitana, fiori all’occhiello della Campania, sono attraversate da numerosissimi limoneti a gradoni, che ne colorano il paesaggio. Sin dall’ XIX secolo abbiamo notizie della tradizione di produrre ed offrire il rosolio di limone o limoncello, ai visitatori ed ai notabili che transitavano in costiera, a Capri, Sorrento od Amalfi, fioccano leggende e racconti sulla nascita del tradizionale liquore giallo; c’è chi sostiene che il liquore abbia origini molto antiche, quasi legate alla coltivazione del limone. Altri dicono che il limoncello veniva utilizzato dai pescatori e dai contadini al mattino per combattere il freddo già ai tempi dell’invasione dei saraceni; altri ancora che la ricetta sia nata all’interno di un convento monastico per deliziare i frati tra una preghiera e un’altra. La verità, forse, non la sapremo mai, ma quel che è certo è che oggi il limoncello è diventato un prodotto apprezzato al livello internazionale, prodotto ed esportato da numerose aziende, che devono utilizzare, per produrre il limoncello originale, solo i limoni capresi e della costiera Sorrentina oppure quello definito Costa d’Amalfi. Dei limoni, colti da massimo 48 ore, servono le bucce tagliate a mano che vengono lasciate a macerare in una soluzione di alcool, acqua e zucchero, in contenitori coperti a temperatura ambiente, infatti, continuerà la macerazione della buccia e l’infuso assumerà lentamente l’aroma e il colore del giallo del limone. Dopo circa un mese di riposo, la preparazione prosegue con l’aggiunta di un pentolino di acqua e zucchero prima portato in ebollizione e poi lasciato raffreddare e dell’altro alcool. Dopo altri quaranta giorni di riposo, l’infuso va filtrato ed imbottigliato. Il limoncello va conservato in freezer, ed è un ottimo digestivo che chiude le cene: è oramai diventato un rito sociale quasi al pari del caffè.
Sorrento coastline, the island of Capri and the Amalfitana coast, which are Campania’s jewels, abound in the terrace cultivations of lemons which make the scenery even more colourful, and since the 19th century, there is proof of the tradition of offering the blend made out lemon known as limoncello to visitors and nobles that passed by the coast. In Capri, Sorrento and Amalfi, there are many legends and stories on the origin of this liqueur; some say the limoncello is as ancient as lemon cultivation itself. Others say that it was used by fishermen and farmers to fight off the cold of the morning. Some others say that the recipe was originated in a monastery. We’ll probably never know the truth but what is certain is that today limoncello is an international success, which is exported by many companies that follow the original recipe using only lemons from Capri, Sorrento or the Amalfitana coast. Peel from lemons, picked no more than 48 hours before, are cut by hand and left to marinate in a solution of alcohol, water and sugar. The jugs are well covered and kept at room temperature so that the blend can marinate and gain the lemon taste and yellow colour. After resting for a month, the preparation continues by adding a pan of boiled water and sugar and then by leaving it to cool with some more alcohol. After 40 more days of resting, the infusion is filtered and bottled. Limoncello is stored in the freezer and is an excellent digestive, at the end of meals it’s become a social ritual as much as coffee.
http://agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/liquore-limone-amalfi.htm